Tutto ha una fine? Le persone sono uguali fino alla follia... e queste non sono solo parole mie". Kurbatov lo assicurava ai suoi lettori. Ma allora perché i loro comportamenti e atteggiamenti sono così diversi?
Se qualcuno si ricorda di sfuggita di un vostro conoscente che vive in un altro Paese e lavora in una specialità. Poi qualcuno non si preoccupa nemmeno di ricordare la vostra salute. È incredibile quanto siano diversi i poli di questi eventi apparentemente non così significativi della vita.
È interessante il modo in cui le persone dialogano. È successo che qualcuno ha dato il mio indirizzo e-mail quando si è registrato su un sito di incontri. Poi ho ricevuto una notifica via e-mail di un nuovo messaggio nella corrispondenza. Cliccando sul link ho aperto un dialogo casuale. Le persone si scambiano frasi di una o due parole e ben presto, dopo aver superato una scarsa serie di punti interrogativi, il dialogo si interrompe. L'atteggiamento attendista da entrambe le parti sta chiaramente diventando un fenomeno normale. Chi dovrebbe intrattenere, sorprendere, affascinare e trovare domande sempre originali per chi?
E se all'inizio della vostra comunicazione passate diverse ore in silenzio a incontrare l'alba... parlate per ore di tutto quando all'improvviso è ora di alzarsi per andare al lavoro. Quando decine di argomenti completamente slegati tra loro si presentano in un istante e il vostro cervello non ha il tempo di cambiare e le vostre labbra non possono procrastinare... Quel minuto di tempo per discutere di "Cosa, Dove, Quando" sembra un gioco da ragazzi. È possibile! Succede! Solo se è da lì che si parte.
Ma dove va a finire questo interesse intrecciato per l'altro? Questo desiderio di condividere emozioni e pensieri... Questa comprensione reciproca apparentemente massima... E se non scompare, ha una sorta di periodo di garanzia? O c'è una notte nera dopo un giorno luminoso? Forse il mio teorema sull'aumento e la diminuzione della scala dell'umore funziona anche in questo caso? Un più sarà seguito da un meno con la stessa forza che spinge l'umore verso il basso dal punto zero.
È un giorno polare... nelle mani di due persone con un numero infinito di opportunità per tenere lontane le tenebre. Rimanere vicini alla luminosità, al sole... tenendosi per mano.