La bellezza dei dipinti è che quando guardi l'immagine nel suo insieme, non provi emozioni "super". Sembra una persona normale, tipica, come tutti gli altri, come tutti gli altri. Ma non appena ti avvicini e osservi i dettagli, le linee sottili, i punti e le crepe, te ne innamori! La tela comincia a suscitare in te un'emozione speciale, e non importa più chi sia l'autore, quali colori e stili siano stati utilizzati. Il quadro diventa improvvisamente più bello e la trama generale diventa chiara e sottilmente congegnata.
E nella vita? Nella vita, spesso, le cose vanno esattamente nel verso opposto. Bello, meraviglioso e robusto, e scintillante di intelligenza: un tesoro, non una persona. Ma sbrigatevi! Ma col passare del tempo, le crepe non compaiono su di lui o dentro di lui, ma nel tuo cuore e nel tuo atteggiamento verso questa persona. Se omettiamo ancora il giudizio “Non amo lui/lei, ma amo me stesso con lui/lei.” Ogni nuovo dettaglio, esaminato attentamente, non può che rovinare l'immagine complessiva di una persona.
Ma questa è una persona. Ed è per questo che è un uomo, per formarsi, cambiare, evolversi e diventare. Sono sempre più convinto che queste “persone” le creiamo nella nostra testa, guidati dai desideri, dalle paure, dai sogni e dalla fede. E quella persona “reale” potrebbe (il che è molto probabile) non avere nulla in comune con quella che hai creato.
Non importa da che punto di vista la si guardi, la bellezza, qualunque essa sia, sta nei dettagli. Dipende da te se riesci a vederli, se riesci a comprenderne la natura, la complessità e la realtà. Ed è ancora meglio se sono due le persone coinvolte in questo interesse.