Dov’è quell’equilibrio di obiettività quando non ti seppellisci alla ricerca delle ragioni dei disaccordi e delle incomprensioni? In effetti, c'è molto in te stesso... e quando provi a lamentarti, dovresti guardare le tue azioni, il tuo atteggiamento verso gli altri, che a volte, senza esagerare, è consumistico.
L’idea confina con il post del blog “trova qualcuno degno”, dove ho già accennato all’autostima delle persone. C'è ancora difficoltà a trovare il momento giusto. Mettere fine al primo “non mio” è secondo me un errore madornale. Ritardando però la parola “stop” rischiamo di perdere mesi e anni.
Una persona potrebbe non aprirsi in questo modo da tutti i lati contemporaneamente per alcuni giorni, persino mesi. E se è in qualche modo diverso, che non puoi esprimere simpatia con una semplice emoticon con un cuore - "non puoi inviarlo a tutti quelli che incontri", allora, molto probabilmente, "non a tutti quelli che incontri" rivelerà la sua essenza e sincerità.
Il pensiero florido e confuso molto probabilmente non riusciva a trasmetterne l'essenza, ma... il risultato è sempre naturale e corretto. Accade solo come conseguenza di ciò che ha contribuito al suo verificarsi. Pertanto non è il risultato ad essere negativo, ma l’azione o le azioni che sono state o non sono state fatte.